lunedì 8 maggio 2017

Blogtour: La galleria degli enigmi di Laura Marx Fitzgerald – Ssssssh!-La casa


Buon lunedì Amici dei Libri!
Cominciamo la settimana col botto, parlando di un romanzo che ho letto alla velocità della luce e che ho apprezzato davvero molto.
Inizio ringraziando tantissimo Fabbri Editori per avermi dato la possibilità di partecipare a questo blogtour e, soprattutto, a Sandy di La Stamberga d’Inchiostro per avermi coinvolta. 



Non perdetevi tutte le altre tappe del tour, per avere una visione completa di questo romanzo prima di correre a comprarlo 😉
Trovate tutte le date alla fine del post.


La galleria degli enigmi
Sara Marx Fitzgerald
Fabbri 2017
15,90€ rilegato
272 pagine


«Se chiedi la verità a un adulto, di solito ottieni una storia. A volte due. Quale delle due versioni è vera? Forse entrambe, magari nessuna. Ma stavolta sono io a raccontare la storia, anzi, la verità.»

Siamo a New York, nel 1928, e agli occhi di una dodicenne l’abitazione di Mr. Sewell sembra quasi un castello delle fiabe, con tanto di principessa prigioniera nella torre. Sì, perché la moglie di Mr. Sewell, Rose, da anni vive reclusa in soffitta, dove nessuno può salire nemmeno per portarle i pasti, spediti nella sua camera con un montavivande. Gli altri domestici sostengono che sia pazza, ma Martha, a cui la fantasia non manca, comincia a pensare che dietro i quadri che la donna chiede continuamente di portare su e giù dalla sua galleria privata si celi un codice: e se la scelta dei dipinti non fosse casuale, bensì un ingegnoso metodo per trasmettere un messaggio di aiuto? Come presto scoprirà, in quella casa piena di segreti niente è come sembra, e nessuno è chi sostiene di essere. Riuscirà Martha a risolvere il mistero che lega tra loro i dipinti e a portare alla luce la verità seppellita in soffitta insieme a Rose?


Sono molto felice di aver ricevuto questa tappa perché l’ambientazione di questo romanzo è davvero affascinante: ci troviamo negli anni’20 di una New York che ancora non si aspetta nulla di ciò che il destino ha in serbo per lei e la nostra protagonista Matha, per quanto in giovane età, verrà arruolata nella squadra di domestici diretta da sua madre, operativa nell’enorme villa di uno dei più importanti e facoltosi esponenti del giornalismo americano. 

La quasi totalità della storia si sviluppa sul solo sfondo della grande villa dei Sewell. Se però il Sig. Sewell utilizza i grandi e pomposi ambienti della sua casa più per impressionare giovani donne e tenere riunioni con i suoi informatori per la testata giornalistica che segue, la moglie, Rosa Sewell, vive la propria abituazione da un punto di vista totalmente diverso, come fosse prigioniera e non libera di uscire dalla sua stanza. Presto verrà dichiarata non capace di intendere e di volere da un medico che, in realtà, firmerà la sua condanna alla prigionia perenne.



Quando Martha entra a far parte dello staff di domestici di casa Sewell, ci descrive gli ambienti come esagerati e dispersivi, oltre che incredibilmente vasti: 6 sale da ballo, numerosi salotti, biblioteche e stanze della musica…più che in una dimora, al lettore sembrerà di entrare in un piccolo quartiere murato. 
Una delle particolarità che attirerà fin da subito la giovane protagonista è l’esistenza di una vera e propria galleria d’arte, destinata all’esposizione di meravigliosi dipinti; la nota stonata, però, non tarda ad arrivare. Martha, infatti, noterà che l’intera superficie della galleria è occupata unicamente da 4 quadri, invece che la miriade che potrebbe esserne ospitata.

Sarà questo uno dei motivi che la spingerà ad indagare sul perché di questa scelta e a portarla così ad una scoperta: l’immensa collezione di opere d’arte è in realtà di proprietà di Rose Sewell e, dietro desiderio della stessa, è stata posizionata interamente nella sua stanza, ad eccezione di pochi pezzi che la Signora desidera invece tenere in galleria. Pare che la scelta dei quadri da portare di sotto cambi spesso e sotto l’influenza dello stato d’animo della loro proprietaria. Penso che questa scelta contribuisca influentemente ad attribuire a tutta l’ambientazione una vena tetra di mistero ed inquietudine, che giova all’intero svolgimento della vicenda.


Per quanto la caratteristica principale dell’ambientazione del libro sia relativa agli spazi dedicati ai quadri, non mancano descrizioni dettagliate di tutti gli ambienti in cui ci capita di passare insieme ai personaggi, dalla cucina dove vengono preparate le pietanze indirizzate a tutti i diversi abitanti della villa, alla stanza da letto della Signora Rose in una delle poche occasioni in cui abbiamo la possibilità di sbirciarci dentro 😉 

L’attenzione che viene messa, poi, sulle storie celate dietro alcuni dei quadri mandati in galleria di volta in volta, e la relazione che queste hanno con lo stato d’animo e i messaggi che la padrona di casa vuole comunicare accrescono
immensamente il valore della storia e di ciò che ci viene raccontato, attribuendo all’intero libro sfumature che, senza questa particolare ambientazione, sarebbe stato impossibile realizzare e trasmettere.

Ho adorato rendermi conto che durante la lettura stavo percependo delle atmosfere creepy senza che queste lo fossero realmente: amo così tanto i libri anche per la possibilità che danno al lettore di lasciare spazio all’immaginazione e, ciò che è accaduto a me, ne è l’evidente riprova 😊 

Vi consiglio caldamente la lettura di questo thriller per ragazzi che penso arricchirà la vostra esperienza di lettura, come un piccolo mattoncino posto su tutti gli altri. 

Ringrazio ancora Fabbri Editore e La Stamberga d’Inchiostro per avermi dato la possibilità di scoprire e leggere questo romanzo.
Non dimenticate di dare un’occhiata a tutte le altre tappe, che vi lascio qui sotto!


3 commenti: