venerdì 7 luglio 2017

Recensione: "La perfezione non è di questo mondo" di Daniela Mattalia

Titolo: La perfezione non è di questo mondo
Autore: Daniela Mattalia
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Data di pubblicazione: giugno 2017
Pagine: 168, Brossura
Prezzo: 15,00€

Sinossi: Torino, tra le Molinette e il Valentino.
Adriano, professore ottantaduenne che ha appena perso la moglie, ha un segreto di cui si vergogna un po’: da quando Giulietta non c’è più, continua a vederla tra le corsie delle Molinette, anche se sa che non può essere vero. O forse sì?
A soccorrerlo dal dubbio di essere sull’orlo della pazzia intervengono uno stravagante tassista, per il quale è normalissimo che i morti rimangano accanto ai loro cari, e altre tre persone che incrociano la sua strada: Gemma, libraia trentenne che nel fine settimana fa la volontaria al Filo d’Argento, un call center per anziani; Olga, un’arzilla zitella ricoverata con una gamba rotta; e Fausto, giovane grafico precario fidanzato a una ragazza della Torino bene e padrone di Archibald, bracco con il vizio di darsi alla macchia proprio nel parco dove Gemma fa jogging.
Le vite di questi quattro personaggi si intrecciano, come in una danza, tra il parco e l’ospedale, dove si aggirano altre inafferrabili presenze. Perché chi l’ha detto che morendo si deve per forza andare nell’aldilà, in un paradiso perfetto, algido e lontano? Non è forse più consolante – e infinitamente più divertente – immaginare di poter restare nell’aldiquà, invisibili a tutti tranne a chi ci vorrà vedere, fantasmi della porta accanto con le piccole fissazioni e manie di sempre, con le nostre stupende imperfezioni?
Un folgorante romanzo d’esordio, che arriva dritto al cuore. Una commedia fresca e delicata, che si rivolge a tutti quelli che, almeno una volta nella vita, hanno sofferto per una perdita e che, con la sua dolcezza, aiuta a rendere più bello e abitabile il nostro fragile mondo imperfetto.


“E adesso, che si fa?” chiese.
“Adesso si va.”
“Sì, ma dove?”
“Io torno alle Molinette. Tu puoi andare oltre, o venire con me.”
“Ma senti: di là com’è? Cosa c’è?”
“A dirti la verità, mia cara, non ne so granché. Non ci sono ancora stato, rimando sempre.”

Cari Amici dei Libri, oggi parliamo di un romanzo originale, profondo e dalle tinte spassose. “La perfezione non è di questo mondo” è il grande insegnamento che questo libro vuole imprimere in chi lo legge, che l’autrice vuole trasmettere a tutti coloro che hanno deciso di ascoltarla.

La storia è quella delle vite, piuttosto normali, di 4 protagonisti, attorno ai quali ruotano i migliori personaggi secondari di cui abbia letto negli ultimi anni. L’espediente scelto è piuttosto comune ma ben pensato e sfruttato, ovvero l’intreccio narrativo di più storie che sembrano essere indipendenti all’inizio, per poi congiungersi nell’arco dello svolgimento della trama.

Devo dire di essermi affezionata a tutti i protagonisti indistintamente ma, come accennavo, mi hanno colpita in particolar modo “le spalle”, quei personaggi che non risultano principali ma regalano al romanzo un apporto fondamentale, poiché hanno moltissimo da dire. L’idea di affiancare ai personaggi umani, normali, dei fantasmi che si comportano come se fossero ancora in vita, o quasi, trovo sia una metafora geniale e un espediente dall’alto tasso comunicativo, che crea un’interazione con una grandissima forza comunicativa.

Chi di noi non desidererebbe poter avere un ultimo contatto dopo aver perso una persona cara? Il modo in cui la Mattalia affronta la questione è delicato e comunicativo, usando una scrittura ammaliante che trascina gli animi dei lettori lungo il corso degli avvenimenti.

Uno degli elementi cardine della storia che più mi ha colpito è il profondo affetto dell’autrice nei confronti degli animali, in particolar modo della sua cagnolina: questo sentimento ha evidentemente mosso una grossa parte dell’inventiva.

Ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione del libro che l’autrice si è tenuta presso la meravigliosa libreria La scatola lilla di Cristina DI Canio, a Milano, durante la quale le sono state rivolte svariate domande su quale fosse il suo rapporto con i personaggi che ha delineato, se si rispecchiasse in qualcuno piuttosto che qualcun altro e ciò che ha raccontato ha avvalorato sensibilmente la mia tesi secondo cui la sua empatia è particolarmente elevata.

Consiglio questo libro a tutti coloro che amano le storie che sanno essere leggere e profonde al contempo, che lasciano degli insegnamenti importanti trasmessi con allegria. Inoltre, è un libro perfetto per la stagione estiva che, ormai, ci ha travolti a tutti gli effetti.

Non dimenticate di andare a visitare la pagina facebook della Scatola Lilla dove troverete l’intervista all’autrice e anche i video di tutte le numerose presentazioni che la bravissima Cristina organizza nella sua meravigliosa libreria.


#permeèsì

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